giovedì 28 giugno 2007

Le vecchie osterie

"...Gli uomini per divertirsi alla sera andavano all'osteria a giocare alle carte; non erano venute ancora nè televisione nè luce al neon nè bibite. C'erano decine di osterie in paese, tutte fornite di vino clinto dal sapore volpino e di negro vino nostrano. Se queste osterie, sociologicamente parlando, erano una piaga, erano però luoghi più attraenti dei caffè con la televisione di oggi (che secondo me sono anch'essi, sociologicamente parlando, una piaga): avevano pesanti tavole bislunghe, grosse sedie impagliate, il banco di legno, il focolare aperto. Nella medesima stanza, o in una adiacente anch'essa aperta agli avventori, c'era la cucina della famiglia dell'oste: andando in osteria si aveva la sensazione di andare anche in visita."
(da Libera Nos A Malo)

4 commenti:

Ale ha detto...

Questo passo dovevo citarlo.. E dove,se non in Taverna?

zane ha detto...

Sarebbe quasi da rinominarla "L´osteria di Boe"

Ale ha detto...

Ghe staria ben lo stesso come nome...
;)

Anonimo ha detto...

..che veci...ma aggiornatevi un pò :)